Il celebre cammino di Santiago altro non è che una fitta rete di itinerari e percorsi utilizzati dai pellegrini in età medievale per raggiungere la cattedrale di Santiago di Compostela dove si narra siano custodite le reliquie dell’Apostolo San Giacomo il Maggiore, e che oggi è stato dichiarato interamente dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Questa è la definizione nuda e cruda di ciò che significa il cammino di Santiago, ma in effetti non è proprio così.
Sono circa 200.000 i pellegrini che ogni anno affrontano questo lungo cammino, e chi lo fa deve essere davvero convinto e deciso prima di mettersi in viaggio perché il percorso è davvero lungo e massacrante; si, è vero che la cosa va presa con spirito goliardico, voglia di fare avventura e nuove amicizie, bisogno di riflettere e meditare per ritrovare se stessi ma considerando solo il lato fisico non si commette alcun errore a definirla un’esperienza massacrante.
Storia e diffusione di questo lungo pellegrinaggio
Tutto ciò che riguarda il cammino di Santiago è strettamente connesso con le vicende dell’Apostolo Giacomo di Zebedeo (detto anche Giacomo il Maggiore per distinguerlo dall’altro Apostolo Giacomo di Alfeo, detto ‘il Minore’); anche se sembra che questi sia stato decapitato intorno al 44 d.C. in Palestina per mano del Re Erode Agrippa, una antica raccolta medievale di biografie composta in latino dall’allora Vescovo di Genova Jacopo da Varazze, la ‘Legenda Aurea’, racconta che i suoi discepoli ne trasportarono le spoglie in Galizia a bordo di una grossa imbarcazione con al timone un angelo, e che lo seppellirono nei boschi di quelle zone.
Il primo pellegrino ‘ufficialmente riconosciuto’ pare sia stato il Re Alfonso il Casto, il quale partì da Oviedo con tutta la corte per recarsi a far visita alla tomba del Santo; da lì poi tutta una serie di pellegrinaggi dall’Europa intera fino ad arrivare ai giorni nostri, dove moltissime persone continuano a farlo, anche se per motivi diversi.
Tappe più importanti del cammino di Santiago
Inizialmente nato come percorso unico e lunghissimo, il cammino di Santiago nel tempo ha allargato ed infittito la rete di tutti gli itinerari sui quali si articola fino a raggiungere Compostela, ed il cammino praticato oggi dai pellegrini suole attraversare sei o forse più regioni della penisola iberica, tutte collegate tra loro in qualche modo.
Aragona, Navarra, Rioja, Castiglia e Leòn, Galizia sono tutte regioni presenti nell’itinerario di questo suggestivo pellegrinaggio, ed ognuna di esse offre spunti storici o leggende che la vedono protagonista; Pamplona, Burgos, Astorga Logroño, Leòn, cadauna di queste città ha qualcosa da raccontare, e le vibrazioni che si ricevono quando ci si trova lì sono un qualcosa di indescrivibile che va assolutamente provato. Tra l’altro non è neppure molto costoso fare questa bellissima e suggestiva esperienza; con circa 700/800 € si possono coprire le spese di vitto ed alloggio (ovviamente non in albergo deluxe) per percorrere tutti i circa 800 km previsti dall’itinerario, ma chiunque ha comunque la possibilità di modificare il programma come meglio crede.
Simboli e credenze legati al cammino di Santiago
C’è un simbolo strettamente connesso al cammino di Santiago che spicca tra tutti, ed è sicuramente la conchiglia (concha). La leggenda narra che quando l’imbarcazione dei fedeli pilotata da un angelo giunse di fronte alle coste della Galizia,l’equipaggio notò che sulla riva di una spiaggia si stava celebrando un matrimonio in cui si svolgeva un particolare gioco; esso consisteva nel montare a cavallo immediatamente dopo aver lanciato in aria una lancia, e raccoglierla una volta saltati in sella prima che questa cadesse per terra.
Sembra che lo sposo, intento ad inseguire la lancia che egli stesso aveva scagliato in direzione del mare, dopo averla afferrata si diresse verso l’imbarcazione per salutare i discepoli; l’aneddoto divertente sta nel fatto che i discepoli videro lo sposo uscire dall’acqua a cavallo del suo destriero e con la lancia in mano, però completamente ricoperto da gusci di capesante, miracolo che convinse quest’ultimo a convertirsi al cristanesimo.
Consigli utili per affrontare questa bellissima esperienza
Se si è intenzionati a percorrere completamente a piedi tutto l’itinerario del cammino di Santiago è sicuramente cosa buona e giusta fare un po’ d’allenamento prima di partire, magari iniziando a calzare le scarpe che si intende usare per il pellegrinaggio, in modo tale da testarle per bene ed essere certi delle loro potenzialità; in secondo luogo è consigliabile pianificare al meglio tutte le tappe del cammino, decidere quale dei percorsi seguire (esistono come abbiamo detto varie alternative), e programmare le soste da fare (più o meno una ogni 20/25 km).
Per quanto riguarda il bagaglio da portare con se è fondamentale che sia di piccole dimensioni, che pesi poco, e che sia provvisto di cose utili e necessarie al raggiungimento dello scopo, e cioè: un kit di pronto soccorso, qualche paio di calze di spugna, un paio di asciugamani per il sudore, un paio di shirts di ricambio, cappellino, occhiali da sole e una crema protettiva ed idratante per il corpo, che ne avrà certamente bisogno a più riprese.