Le strade dei Valdesi e degli Ugonotti

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22 de Luglio de 2020 Mariano

Un percorso di circa 2000 km ampiamente articolato su buona parte dei paesi transalpini dell’Europa centrale costituisce quello che oggi è conosciuto come ‘il cammino dei Valdesi e degli Ugonotti’, in parole povere la più grande via di fuga utilizzata dai popoli protestanti di tutta Europa per mettersi in salvo dalle persecuzioni ordinate dal Re di Francia Luigi XIV, dopo che egli stesso revocò l’Editto di Nantes (emanato nell’Aprile del 1598 dal Re Enrico IV) che regolarizzava la posizione degli appartenenti ad altre dottrine religiose, tra cui calvinisti e protestanti.

Con l’Editto di Fontainebleau del 1685 dunque, Re Luigi XIV cancellò in un colpo solo tutta una serie di riconoscimenti e diritti che gli appartenenti ad altre fedi avevano acquisito grazie ad Enrico IV, e diede inizio ad una massiccia persecuzione contro tutte le popolazioni protestanti, costringendole ad un esilio di massa lontano dalle terre di sua pertinenza.

Cenni storici su Valdesi ed Ugonotti

I Valdesi erano i fedeli italiani della religione protestante, nata nel secolo XII come ‘movimento pauperistico’ e subito proibita dalla Chiesa Cattolica per la sua massiccia opera di predicazione;il loro nome fu associato convenzionalmente con quello degli Ugonotti, protestanti francesi di fede calvinista anch’essi perseguitati e messi in fuga per gli stessi motivi.

Tutto ebbe inizio dunque con la revoca dell’Editto di Nantes, e da quel momento in poi un gelido clima di persecuzione pervase tutta la Francia, e non solo; gli Ugonotti vennero cacciati via da quelle terre e cercarono rifugio tra le popolazioni protestanti dell’Europa sfuggite al controllo della Francia, ed i Valdesi subirono praticamente la stessa sorte, in questo caso per mano del Duca Vittorio Amedeo di Savoia, obbligato ad attenersi agli ordini del Re francese. In breve la faccenda assunse toni molto aspri, e si passò addirittura ad azioni militari di cattura e prigionia nei confronti di tutti i non cattolici.

Persecuzione dei protestanti ed inizio delle migrazioni

Circa 200.000 Ugonotti fuggirono dunque in massa dalle terre francesi cercando rifugio in qualsiasi territorio protestante, sia esso in Europa o anche fuori dei suoi stessi confini; i Valdesi, ovvero quelli che possiamo tranquillamente definire come ‘protestanti italiani’ in un primo momento si schierarono dalla loro parte e cercarono di aiutarli come potevano, ma poi, messi anche loro al bando dal duca di Savoia, non poterono fare altro che unirsi a loro e scappare.

Anche i Valdesi subirono dunque una violenta espulsione dai loro territori di origine, e tutto ciò sempre a causa di motivi religiosi; in Italia gli esiliandi furono addirittura accompagnati dalle milizie dei Savoia fino ai confini, fatta eccezione per pastori e bambini piccoli, trattenuti in alcuni vecchi penitenziari ed obbligati a convertirsi al cristianesimo. Le strade dell’Europa in quel periodo pullulavano di migranti, costretti all’esilio per non avere lo stesso credo del padrone e costretti a trovare rifugio chissà dove e chissà perché.

Itinerari di fuga utilizzati da Valdesi ed Ugonotti

Se guardiamo l’itinerario sotto il punto di vista escursionistico, oltre a restare davvero meravigliati dall’enorme bellezza delle zone in questione, non possiamo fare a meno di notare i segni che le differenti culture hanno lasciato sul proprio cammino; tracce di poesia, musica, pittura e scultura, ma anche di organizzazione sociale ed educazione civica sono ben visibili in molti luoghi toccati da queste grandi vie di fuga.

L’itinerario parte dalla località francese di Port Laval, tocca Ginevra per attraversare tutta la Svizzera e giungere in Germania, fino alla cittadina di Bad Karlshafen; sono complessivamente 1800 km circa di percorsi e cammini pieni di storia e leggende di ogni genere, una fitta rete di strade e sentieri che vale certamente la pena ripercorrere (per chi ha questa possibilità) rigorosamente a piedi o al massimo a cavallo, se si vuole cercare di respirare anche la stessa aria che (purtroppo) Ugonotti e Valdesi respirarono ai loro tempi.